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Lo straordinario ordinario o l'ordinario straordinario?

Chi studia il fattore umano, lo stress management, le dinamiche dei gruppi connesse al crew resource management sa che un giorno di ordinaria follia non è prevedibile, specie quando è covato e nascosto nelle selezioni di una ipotetica eccellenza.

Eppure, appena letta, la notizia del pilota che volutamente uccide se stesso e altre 150 persone è sconvolgente. L’avevo raccontato dal primo momento a mia moglie che era un caso anomalo e che c’era qualcosa che non andava e non lo dico per piaggeria, lo dico perché sono sempre più convinto che il mondo, per come lo immaginavamo da piccoli, non esiste più.
Lo chiamano carico cognitivo, quello che impone troppe variabili, troppi input da processare e, a volte, troppe cose che vanno come non devono. Eppure, basta guardarsi intorno per capire che oggi, tutto può cambiare in un nano-secondo e fuori dal controllo di ognuno di noi. Quante volte diciamo “non capisco ma mi adeguo”, quante volte diciamo che questo o quello non è giusto che non c’è logica, che la morale, l’etica, la deontologia sono tutte andate a farsi fottere. Ora mi chiedo chi ripagherà il tempo perduto, le lacrime perse, le vite intere di due neonati, di 16 ragazzi di ritorno dalla gita e quelle di tutti gli altri.
Troppe.
Siamo tutti fuori controllo, come cercando di fermare un treno che corre ad una folle velocità e che non riesce più ad essere controllato. Basta guardare fuori.

Questi siamo noi oggi. Inermi di fronte alla follia di altri. 150 morti per un giorno di buio mentre gente nel mondo corre per essere come altri, mentre altri che si devastano fisicamente e mentalmente per modelli che non sono da emulare, mentre la religione viene elevata a male e gloria di popoli e la gente muore dentro le gabbie o uccisa da bambini, mentre la fame diventa documentario da seconda serata e gli omicidi e la violenza brutale da prima.

Follia senza controllo e non ci sono scuse per 150 morti senza colpa. Nessuna.
La smetto. 

Vado a leggere di Moggi e Giraudo che scrivono articoli sui giornali dopo esser stati assolti in prescrizione, vado a leggere di corruzione, collusione, di terrorismo, di un decreto permetterà di controllare la mia vita da remoto e senza possibilità di replica, vado a leggere di una democrazia violata giornalmente e sempre raccontando il contrario, di bambini sfruttati, di stupri e di buche nelle strade, di botulino e di sbiancamento dell’ano. Vado a leggere di sfiducia e di tempeste, di vegani e di intolleranze, di bufale e di animali sociali.

Giudicando e continuando a leggere lo straordinario diventato ordinario,

Per chiedermi poi, chi è veramente il folle.

Foto AFP (b.p.)

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