Questo è quello che io chiamo “la rava e la fava!”. Un articolo di un quotidiano online, trovato per caso, che ha suscitato la mia curiosità. Una graziosa consigliera, additata da un altro articolo per le troppe assenze in consiglio comunale risponde con una nota a sua firma. Da leggere, perché per alcuni versi esilarante (è riportata sotto la nota).
Volevo sottilineare l’ultima dichiarazione della consigliera: “Basta con i consigli comunali convocati in base alle esigenze dettate da alcuni “consiglieri-dipendenti pubblici” che sono costretti a disertare il luogo di lavoro per partecipare al consiglio comunale”.
Mi chiedo, da cittadino:
– ma lei lo sapeva che questa “cosa” era un impegno? Ovvero sapeva che venendo eletta doveva impegnarsi anche a fare altre cose?
– ma glielo abbiamo chiesto noi di candidarsi? qualcuno l’ha forzata a fare questo passo nel buio o è stata una sua scelta da persona maggiorenne e capace di intendere e volere?
– è a conoscenza che la politica, quella vera, pone l’interesse pubblico in posizione primaria rispetto a quello personale?
– ma lo sa che lei è anche all’opposizione in questa giunta? Ella dovrebbe, in linea di massima, opporsi alla politica della maggioranza e quindi essere più attiva della fazione opposta? E per fare questo, allo stato attuale, basterebbe molto poco!
Aggiungo una considerazione, sempre da persona ordinaria dle terzo piano, senza voler offendere qualcuno: visto e considerato che non si riesce a far iniziare un consiglio comunale in orario, visto che non si riesce a far partecipare attivamente questi signori in condizioni normali, vi immaginate l’impatto che potrebbe avere la proposta di far svolgere i consigli di sera/notte?
Della serie: già non ci viene nessuno, quando ci vengono danno l'impressione di non avere neanche molta voglia, figuriamoci poi a fine giornata..
Nulla di personale, per carità, anzi, ma ogni volta che leggo queste cose, penso davvero al mondo posizionato al contrario.
L'uomo del terzo piano (b.p.)
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Questo il testo della nota di risposta..
“Come più volte ho avuto modo di chiedere e di evidenziare in questi quasi due anni di Amministrazione Michelini è assurdo che i consigli comunali si svolgano durante il normale orario di lavoro. Questa città, infatti, alle ultime consultazioni elettorali ha determinato un profondo rinnovamento della rappresentanza in consiglio comunale eleggend
Basta con i consigli comunali convocati in base alle esigenze dettate da alcuni “consiglieri-dipendenti pubblici” che sono costretti a disertare il luogo di lavoro per partecipare al consiglio comunale”.
consigliera comunale di Forza Italia Antonella Sberna.