Viterbese - Lo abbiamo visto mercoledì sera a Piazza del Gesù con aria serena e distesa in compagnia della sua dolce metà e questo già lasciava presagire buone notizie all’orizzonte. E infatti così è stato: probabilmente Vincenzo Camilli aveva già espletato tutte le pratiche per l’iscrizione della Viterbese Castrense in serie D, primo, enorme passo verso un futuro speriamo quanto più radioso possibile.
Lo avevamo preannunciato proprio su queste pagine nei giorni passati, che l’aria era quella di festa. Ma vediamo come sono andate le cose, facendo il punto della situazione.
I tifosi richiedono a gran voce un incontro formale col sindaco Michelini, per avere le rassicurazioni in merito alla volontà di questa amministrazione di ricucire i rapporti con la famiglia Camilli e mettere sul piatto i finanziamenti necessari per l’adeguamento del Rocchi alla Lega Pro. Michelini non si tira indietro e preannuncia telefonate e investimenti per far sì che il sogno non vada in mille pezzi.
Nei giorni seguenti si rincorrono voci di corridoio più o meno positive; i Camilli lasciano il mondo calcistico sponda Grosseto e questo fa tremare i polsi anche ai tifosi viterbesi, presumendo un possibile abbandono anche della Viterbese Castrense.
Si ipotizza quindi un subentro dell’imprenditore Corinti che da anni si fa il sangue amaro per tenere in vita il settore giovanile, con eccellenti risultati.
Poi come succede per i terremoti, un attimo prima del sisma, ecco il silenzio assoluto. Non vola una mosca. Sembra quasi che questo spicchio di viterbesità trattenga il respiro. E poi l’ufficializzazione, arrivata nel pomeriggio di oggi 9 luglio.
Ora , col cuore gonfio di orgoglio e di gratitudine per i Camilli, rimaniamo in trepidante attesa di un’ulteriore splendida notizia: la richiesta ufficiale di ripescaggio in Lega Pro. Ma la sensazione è che il peggio sia proprio passato.
Poi io sono una donna e si sa, le donne di calcio ci capiscono poco
Alessia De Rubeis
