CALCIO D’ANGOLO
Di Maurizio Donsanti
“Cerco un centro di gravità permanente che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose, sulla gente…”, canta in una sua celebre canzone Franco Battiato. Esemplifica in maniera perfetta, quello che sta avvenendo in queste ore in casa Gialloblù. Esonerato Ianni, dopo la rovinosa caduta con l’Ostiamare,sulla panchina ritorna il già esonerato ( inizio stagione) Attilio Gregori.
Un valzer della panchina da far girare la testa anche al più esperto dei ballerini. Comprendiamo l’amarezza della proprietà, per carità. Soprattutto dopo aver preso atto che questo campionato non si vince. Ma forse un po’ di equilibrio non guasterebbe. Nel calcio, così come nella vita, non sempre si può vincere. Le vittorie non arrivano a comando, soprattutto se come quest’anno, incontri un avversario come la Lupa Castelli. Certo, la squadra era stata costruita per arrivare prima e non si vede l’ora di tornare nei professionisti, ma l’ansia da prestazione non deve oscurare quello che di buono si è fatto fin qui, Un ottimo secondo posto, i play off all’orizzonte non sono proprio da buttar via. Soprattutto non bisogna mollare adesso o a fine stagione, solo perché non si è arrivati primi.
Questa si che sarebbe una sconfitta senza rimedio. Soprattutto per tutti quelli che ci credono e continueranno a farlo anche se non vinciamo il campionato. E che continueranno ad amare la Viterbese nonostante tutto e per sempre.
Al giovane Presidente della Viterbese regaliamo una citazione di Jim Morrison: Sii sempre come il mare che infrangendosi contro gli scogli, trova sempre la forza per riprovarci.