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Segnare il passo

Chi ha fatto il militare, capisce già di cosa parlo.
Per gli altri spiego: era uno degli ordini che venivano impartiti al plotone e significava il dover marciare sul posto.
Al ritmo dei comandi, sinistro, destro, passo, praticamente si marciava senza andare da nessuna parte.

Segnare il passo è l'ordine impartito a questa amministrazione dai vertici del partito, dai capo bastone o dai capo banda.
Potremmo anche semplificare dicendo che la parola d'ordine è traccheggiare.

Insomma, il sindaco dice che fisserà gli appuntamenti con i dissidenti per provare a risolvere la crisi, intanto prende altro tempo, i pezzi da novanta da Roma rimandano la discesa, sarebbe meglio dire la salita, a Viterbo per provare loro a risolvere la crisi, i sette dell'Ave Maria aspettano segnali da una parte o dall'altra, i cittadini aspettano segnali da tutti.

E intanto si marcia sul posto, non si è immobili come qualche malalingua potrebbe pensare, semplicemente non si va da nessuna parte.

Intanto i giorni passano, i tempi per eventuali votazioni a Giugno di quest'anno si fanno sempre più stretti, la possibilità di un commissariamento di oltre un anno bussa con sempre più vigore alla porta.

Probabilmente o sicuramente è quello che vogliono: tempo.
Tempo per ricostruirsi una facciata di credibilità, per allacciare nuove alleanze, per creare nuovi soggetti politici che raccontino di cambi di gestione solo di facciata.
La minima preoccupazione per le sorti della città non li tocca assolutamente, l'incoscienza di un sindaco mai così menefreghista nei confronti dell'elettorato aggiungerà danni su danni, un commissariamento è l'ultima cosa che si merita una Viterbo ormai paralizzata da una politica preoccupata solo di governare senza preoccuparsi del come.

Ma del resto questa amministrazione ha già dimostrato a soli pochi giorni dall'insediamento quale piatto ci avrebbe servito.
I balletti sono iniziati praticamente subito e non sono ancora finiti.
Nonostante l'evidenza ancora ci raccontano di come governeranno questa città, di quali opere sono stati capaci in passato, di quali grandiosità saranno capaci In futuro.

Intanto marciano sul posto.
Sono oltre due anni che lo fanno.
Provare a raccontare le cose fatte è esercizio difficile, forse si potrebbe semplificare tutto con una unica parola: un cazzo!
Qualcuno storcerà il naso, provate però a trovare un altro termine che descriva meglio di questo il lavoro fatto da questa amministrazione ed io chiederò scusa per la parola forte.

E intanto: segnare il passo, sinist, dest, sinist, dest, passo!

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